Ritardo di Linguaggio orale

Il bambino può raggiungere potenzialmente le normali competenze linguistiche/tappe in tempi più lunghi rispetto a quelli impiegati dai coetanei.
COME SI MANIFESTA
Bambini entro i 36-40 mesi (3 – 3 ½ anni)

Il Ritardo di Linguaggio orale si manifesta attraverso un mancato o lento sviluppo del linguaggio (in produzione e/o in comprensione) non associato ad altri disturbi.

Il ritardo può manifestarsi in modo più o meno grave, coinvolgendo tutto il linguaggio o solo una delle sue componenti ovvero:

  • livello fonetico-fonologico (suoni-articolazione)
  • livello lessicale-semantico (parole-significati)
  • livello morfo-sintattico (frasi)
  • livello narrativo (racconti)
Quando preoccuparsi?
  • Quando si ha l’impressione che il bambino non rispetti le tappe di sviluppo del linguaggio in comprensione e/o in produzione entro i tempi comunemente considerati adeguati.
  • Quando vi è differenza significativa tra il linguaggio del proprio bambino e i coetanei o rispetto alle tappe di sviluppo di altri fratelli.
  • Quando vi è una segnalazione da parte degli insegnanti del nido/scuola dell’infanzia o del pediatra.
  • Quando il bambino presenta difficoltà nella comprensione oltre che nella produzione linguistica; in questo caso è preferibile iniziare l’intervento già all’età di 2 anni.
  • Quando il bambino presenta difficoltà importanti nella produzione linguistica (produzione solo di pochi suoni/vocalizzi o parole bisillabiche, non sempre comprensibili); in questo caso è preferibile iniziare l’intervento già all’età di 2 anni e mezzo.
  • Quando il bambino presenta un disagio, manifestando comportamenti di aggressività o isolamento, perché non riesce a farsi capire dai coetanei e dagli adulti non familiari.
Prima si interviene, meglio è.

Si evitano al bambino sofferenza e disagi causati dalla difficoltà di comunicazione con i coetanei e con gli adulti. I bambini che presentano un ritardo di linguaggio costituiscono una popolazione a rischio, non solo per difficoltà di linguaggio, ma anche per successivi disturbi emozionali e problemi di apprendimento scolastico.